Mario -Nella grande NY degli anni sessanta convivevano i mafiosi italiani inseriti in Little Italy organicamente, i ghetti neri di Harlem, i portoricani arrivati in massa a minare alla base l'etica Protestante del Lavoro che per fortuna egemonizzava il tutto e lo rendeva progressivo. Mario sul Lungomare di Cittadella, appena ritornato dopo aver venduto la sua fabbrichetta, mi raccontava la vita quotidiana nella città-guida del mondo libero: gli stessi enormi problemi di cui si parla a Partigi oggi in un'affresco preziosissimo non ideologica con l'occhio di un'immigrato in fuga dalla fame del dopoguerra italiano. Seguirono in Italia gli anni della mistificazione rivoluzionaria a scoppio ritardato che rigettava il campo occidentale e le sue grandi contraddizioni di progresso nella libertà, per abbracciare il massimalismo facile dopo la disciplina realistica unitaria del dopoguerra.
Al bar di Facebook si può ricordare e parlare, La formazione della nazionale di calcio e l'ira funesta dei bamboccioni per un momento accantonati.
http://www.gadda.ed.ac.uk/Pages/resources/essays/eros1-3.php
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