lunedì 27 maggio 2019

Vivisettore

devastata) da lui violentemente "montate" - sicché in certo senso si può dire, come hanno fatto in tanti, che Balestrini sia stato un grande scrittore senza scrittura: cioè senza una "sua" scrittura - sono infatti oggi, quasi sempre, descrizioni di immagini già viste, in foto o in video. Se quarant'anni fa alla violenza dei "fatti" si sommava quella dei media, e poi quella del loro vivisettore letterario, ora si aggiunge un quarto livello, la traduzione delle immagini in parole: ekphrasis selvaggia che ha per esito - nella psiche di noi tutti consumatori seriali di violenza massmediatica - un curioso ritardo, un soprassalto mentale o risentimento sensoriale (dove

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