lunedì 27 maggio 2019

Giacomino

Miei carissimi Italiani ed Europei Sento riaprirmi l'anima al ritorno della primavera, che certo due mesi addietro, era oppresso in modo ch'io mi facea maraviglia a me stesso e disperava di provar più consolazione in questo mondo.

 Più volte ultimamente sapendo che celebrate i dugentanni del mio idillio sull'infinito m'è accaduto di addormentarmi con alcuni di que' versi in bocca; dormire pensando o sognando tutt'altro, e risvegliarmi ripetendo fra me gli stessi versi.

 Pare che l'anima nell'addormentarsi deponga i suoi pensieri e immagini, come deponiamo i vestimenti, in un luogo alla mano, affine di ripigliarli, subito svegliata.

 E questo pure senza operazione della volontà, tanto m'è caro il vostro amore del quale vi ringrazio senza fine

Ripenso a quello ch'io scriveva al

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